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jenko: la vita di un mago oscuro.

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tomo
view post Posted on 1/11/2008, 21:39




<ronf...ronf...ronf...>
...
<ronf...ronf...ronf...>
...
<ronf...grooooowl...yaaaaawn...>
...
si alzò, si diresse in bagno...
...
uscì dal bagno e andò in cucina a fare colazione.
...
fatta colazione, andò a lavarsi i denti...
...
lavati i denti, uscì di casa ad ammirare il mattino...
...
la valle era abitata da poca gente, anzi, c'era solo lui lì.
lui, l'unico in grado di sopportare quell'oscurità che incombeva sulla valle 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 12 mesi su 12, tutti gli anni...
più che sopportare, lui amava quell'oscurità, era il suo luogo naturale.
era il padrone assoluto di tutto. o meno, di tutta la valle.
al di fuori della valle, infatti, vi erano luoghi gioiosi, allegri, illuminati!
tutti luoghi che erano presenti oltre la valle...e nei suoi ricordi più lontani.
luoghi dove ormai era stato dimenticato da tutti...o quasi!
posti che ormai erano spariti dalla sua memoria...ma non del tutto!
ma ormai lui era lì, nel suo pianeta, nel suo regno.
nessuno osava entrarvi...nessuno voleva andare lì...
nessuno sapeva dell'esistenza di quella valle. o almeno, quasi nessuno!
ma tutto cio nella mente del mago erano solo lontani pensieri, lontani ricordi.
ricordi quasi spariti del tutto dalla sua mente...quasi...
quei ricordi eran sempre li. indelebili.
qualcosa li bloccava in quella mente.
ma al mago non importava, non troppo, almeno...
non gli importava della sua vita monotona, della sua mnotona casa, della monotona valle in cui viveva...
non gli importava, o almeno, faceva del tutto per non farselo importare...

non gli importava nemmeno di scoprire se era l'unico abitante di quella valle...
credeva di esserlo...ma non aveva mai provato a verificarlo...

era contento della sua vita senza problemi...o quasi!
in un recondito dei suo pendsieri, avrebbe voluto dare un mocchiata in più, ma preferiva lasciar tutto com'era.

voleva ma non voleva.
potev ma non poteva.
governava ma non governava.
nella sua ment c'era un caos enorme.
...
l'unica cosa di cui era erto, erano i suoi poteri.
i suoi poteri oscuri.
era certo di averli, ma non come ne era venuto in possesso.
faceva tutto parte dei suoi lontani pensieri.
e tutto parte di quel caos.
 
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